In ricordo di Minuccia

di Angelo Arciuolo

Sono Angelo Arciuolo, da più di 50 anni emigrato in Germania, e seguo ogni giorno, tramite Palazzo Tenta 39, tutto quello che succede a Bagnoli. Sono felice quando leggo che qualcuno nasce o qualcuno si sposa, ma dispiaciuto quando qualcuno muore.

La settimana scorsa, seduto nel mio ufficio, ho letto della scomparsa della signora Domenica Infante, per me Minuccia, la moglie di Angelo il Fornaio, e ho dovuto piangere, anche se non piango quasi mai. Voglio solo dire a tutti i bagnolesi che Bagnoli ha perso una persona buona, gentile ed educata. Poi, con questo mio scritto voglio fare coraggio a Nello e Nicola ma soprattutto ad Angelo, il marito.

Apprezzo tanto i due figli, che si sono fatti senza l’aiuto di nessuno. Il primo è uno dei migliori ingegneri della provincia; il secondo è il gestore di un ristorante curatissimo e con una cucina deliziosa.  Entrambi sono educati come lo era la mamma e lo è il padre.

L’ultima volta che ho visto Minuccia è stata nella cucina del ristorante, a Laceno; già non vedeva quasi più, ma mi ha riconosciuto dalla voce. Si mise a piangere, facendo piangere anche me. Nello e Nicola, fatevi coraggio, restate buoni come siete e state attenti a vostro padre, che è una ricchezza di Bagnoli, arrivata tanti anni fa e da tanto lontano.

Angelo Arciuolo

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