Laceno, Confindustria presenta il progetto: ecco il primo polo turistico invernale del sud

di Elisa Forte (NuovaIrpinia.it)

Confindustria Avellino lavora alla piattaforma del complesso progetto di riqualificazione dell’altopiano del Laceno. Lo ha annunciato il presidente dell’Unione degli Industriali Pino Bruno in occasione del workshop promosso a Teora dal Centro Studi Giuridici ed Economici dell’Impresa Alta Irpinia. Il “Programma di valorizzazione per la promozione dell’attrattività del sistema turistico delle aree interne della Campania” è una proposta di sviluppo che gli imprenditori candidano come metodo di coinvolgimento e interazione con l’intero circondario altirpino, teso a interessare tutti i livelli produttivi dell’intero territorio provinciale.

Il presidente degli industriali non ha parlato però di coperture della spesa, nè dell’investimento complessivo. Con la pronuncia del Tar di Salerno che ha di fatto messo fine alla querelle legale fra società proprietaria degli impianti e il Comune di Bagnoli, l’intero territorio provinciale guarda con vivo interesse alla possibilità di rilancio del polo turistico invernale regionale. A Bagnoli Irpino, intanto, l’amministrazione comunale guidata da Teresa Di Capua ha già preannunciato importanti interventi da candidare in seno al progetto pilota, mentre i comuni vicinori hanno già avanzato ipotesi di collaborazione e definizione di un’ampia piattaforma programmatica di investimenti e strategie turistiche.

In questo scenario di grande fermento, Confindustria Avellino decide di farsi avanti e illustra una proposta di sviluppo che si concentra sul polo turistico invernale della Campania, tesa a calamitare gli amanti della montagna e degli sport invernali da ogni angolo della regione e sottrarre turisti alla vicina Castel di Sangro. In particolare, il progetto redatto dal pool di tecnici di Via Palatucci riguarda la promozione del patrimonio culturale e ambientale, e guarda al rafforzamento dello sviluppo territoriale. “Confindustria Avellino, attraverso questa azione, mira a sviluppare nuove strade per rendere l’intero territorio della Provincia di Avellino più visibile ed accessibile ai turisti. La proposta di valorizzazione dell’Area del Laceno può essere definita come una “nuova” visione del territorio che, delineandone un possibile assetto futuro e sostenibile, punta soprattutto alla riqualificazione e alla valorizzazione delle risorse ambientali locali” si legge nella scheda tecnica.

Lo sviluppo dell’area è incentrato sul potenziamento e sulla valorizzazione delle tre risorse principali: lago, neve e grotte, ritenute risorse determinanti per l’intero territorio. Gli interventi in via generale, consistono in opere di tre tipologie distinte che riguardano la riqualificazione e il recupero del Lago Laceno; la disponibilità di risorse idriche presenti sull’altopiano anche per la realizzazione di un impianto di innevamento artificiale; la riqualificazione ed il potenziamento della stazione sciistica, con gli impianti di risalita a fune, le piste da sci e l’impianto di innevamento artificiale; e infine la valorizzazione dell’ambiente naturale in cui si colloca, con la fruibilità e l’ampliamento della conoscenza delle Grotte del Caliendo.

Oltre agli interventi strutturali sul lago, sulle grotte e sulla stazione sciistica, il progetto prevede la costruzione di un parcheggio auto coperto interrato sotto la stazione a valle, un parcheggio per mezzi pubblici, uno bus e stazione taxi. Senza contare il collegamento con bus dalla stazione più vicina della tratta Avellino – Rocchetta Sant’Antonio (al cui nodo si aggancia la tratta Foggia – Potenza).

Confindustria Avellino, propone di avviare la Valorizzazione dell’area del lago attraverso varie azioni, come l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica, che permettono di perseguire differenti finalità, che guardano sì all’ecosistema complessivo, ma anche alla  realizzazione di opere infrastrutturali come l’accessibilità, la sentieristica, piste ciclabili, ed altri. Il programma prevede anche la realizzazione di un Eliporto, percorsi mountan bike con risalita a mezzo funivia, e l’accumulo delle acque e un pozzo artesiano di captazione per alimentazione dell’invaso.

L’area prevista per il parcheggio è ubicata sulla sinistra dell’area del “Ponte Scaffa”. Si utilizza un residuo del vecchio anello stradale ancora asfaltato e l’area inutilizzata fino al tracciato della strada statale 368. Per “Area sciistica” si intende, invece, una rappresentazione ampia del concetto, ovvero, l’intero insieme delle attività connesse alla presenza della neve al suolo (piste da sci, impianti di risalita, servizi annessi, ecc.), nonché l’uso degli stessi impianti ed attrezzature anche nei periodi dell’anno in cui non c’è neve. La neve è l’attrattore centrale per la costituzione del sistema turistico integrato, intorno al quale gravitano le altre risorse.

Nella mappa disegnata dagli imprenditori infatti, è prevista anche la realizzazione di uno spazio espositivo “duty Free” permanente per la vendita di prodotti tipici Irpini, collegato – ed in prossimità della biglietteria SKI Pass. In aggiunta alla ristrutturazione dei rifugi intermedi ed a quota, agli interventi per la realizzazione di impianti specifici e di innevamento, creazione di una scuola per insegnare a sciare, deposito sci, campo addestramento scuola sci, attrezzato di tappeto mobile di risalita, deposito sci, nolo sci, slittini ed attrezzature per la montagna. Alla base del complesso programma di valorizzazione si conferma la direttrice di sviluppo delle risorse endogene del territorio, quali l’acqua e il paesaggio.

Elisa Forte (www.nuovairpinia.it)


fonte Nuovairpinia.it
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