Laceno: dodici lavoratori a nero, chiesta la chiusura per 4 attività ricettive
Rassegna stampa
Dodici lavoratori a nero, chiesta la chiusura per 4 attività ricettive nell’Avellinese
Sono quattro le attività ricettive sull’Altopiano del Laceno, in provincia di Avellino, a rischio chiusura: impiegavano, senza contratto, 12 lavoratori, in misura superiore al 10% di quello regolarmente assunto. A scoprire la situazione, i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza dell’Avellinese nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio finalizzata a contrastare il “sommerso da lavoro”, le irregolarità riconducibili sia ai rapporti di lavoro non dichiarato sia a salari e condizioni di lavoro diverse da quelle contrattualizzate.
Le indagini, andate avanti e portate a termine nei giorni scorsi, sono state effettuate dalle Fiamme Gialle del gruppo di Avellino, della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi e della Tenenza di Baiano. I 12 dipendenti a nero sono risultati privi di contratto e quindi senza le necessarie tutele retributive, previdenziali e assistenziali. Chiarita la situazione, i finanzieri hanno quindi fatto richiesta alla Direzione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Avellino di sospensione per le quattro diverse attività attive nel campo della ristorazione.
La Campania si conferma come la regione a più alto tasso di lavoro a nero e l’attività della Guardia di Finanza è mirata al contrasto del fenomeno. Solo pochi giorni fa le Fiamme Gialle avevano scoperto, nel Nolano, 21 dipendenti a nero in un agriturismo nel Giorno del Lavoro. Le operazioni di polizia economico-finanziaria svolte a contrasto dell’economia sommersa mirano a ridurre un fenomeno che danneggia gli equilibri economici e finanziari del Paese, trattandosi di una pratica che riduce i costi di struttura per massimizzare i profitti e ottenere ingiusti vantaggi competitivi e che va a discapito anche dello stesso lavoratore, che viene impiegato senza tutele né contributi.
Laceno, scoperti 12 lavoratori “in nero” in quattro strutture
Finanzieri del Comando provinciale di Avellino hanno scoperto l’impiego di 12 lavoratori “in nero” o irregolari che operavano in quattro strutture ricettive sull’Altopiano del Laceno. Nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle del Gruppo di Avellino, della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi e della Tenenza di Baiano hanno individuato diverse attività di ristorazione in cui venivano impiegati i lavoratori, privi delle necessarie tutele retributive, previdenziali e assistenziali.
Nei confronti degli esercizi, le Guardia di Finanza ha avanzato alla Direzione dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Avellino la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale per l’impiego di personale senza contratto in misura superiore al 10% di quello regolarmente assunto.
https://www.orticalab.it/Laceno-scoperti-12-lavoratori-in-nero-in-quattro-strutture
Lavoro irregolare nel settore del turismo: l’intervento della Guardia di Finanza nel comprensorio del Laceno
Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, con il supporto operativo delle Fiamme Gialle del Gruppo di Avellino, della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi e della Tenenza di Baiano, hanno individuato 12 lavoratori in nero e/o irregolari impiegati in quattro strutture ricettive del comprensorio turistico del Laceno.
L’attività, inserita in un più ampio piano di prevenzione e controllo del territorio, è parte delle operazioni di polizia economico-finanziaria volte al contrasto dell’economia sommersa. I lavoratori risultavano privi di contratto e di ogni forma di tutela retributiva, previdenziale e assistenziale.
Misure previste dalla normativa vigente
Obiettivi dell’attività ispettiva
Le operazioni hanno l’obiettivo di arginare fenomeni di concorrenza sleale, tutelare i diritti dei lavoratori e salvaguardare le condizioni di equità tra imprese, oltre a garantire gli interessi dell’erario.
https://www.avellinotoday.it/cronaca/lavoro-irregolare-turismo-laceno.html
Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.