Ma come sarà l’inverno 2021-2022?

Intervista a Michele Gatta

Sebbene la stagione invernale astronomica entra il 21 dicembre e considerando che quella meteorologica è fissata al 1° dicembre, abbiamo ritenuto opportuno parlare con il nostro meteorologo di riferimento, Michele Gatta, per capire cosa possiamo aspettarci da questo inverno.

Sig. Gatta, siamo prossimi alle tante attese vacanza natalizie, e tanta gente si chiede che tempo dobbiamo aspettarci.

Obiettivamente è ancora un pò presto per capire che Natale e che Capodanno ci attendono. Le evoluzioni meteorologiche sono figlie di miliardi di calcoli che vengono elaborati da sofisticati “cervelloni” che portano a tracciare previsioni anche sul lungo termine. Che affidabilità hanno? Le percentuali sono sicuramente in crescita rispetto agli anni passati, ma siamo ancora in un range di affidabilità medio-basso.

Eppure su tanti siti meteorologici si leggono di previsioni anche oltre una quindicina di giorni. La gente pensa che abbiano una certa affidabilità.

Mi fa piacere della domanda. Infatti, da tanto tempo che diffido di queste ipotesi previsionali. A mio avviso sono legate solo a motivi economici. Pubblicità e i “clic” portano entrate economiche per coloro che gestiscono proprio i suddetti siti. Sebbene professionisti e preparati della materia, diverse volte ingigantiscono le previsioni per accrescere numericamente la… “navigazione”.

Sappiamo bene che lei, invece, si applica su questa materia esclusivamente per passione.

Sicuramente è così. Da tanti anni emetto previsioni e valutazioni legate alla meteorologia al solo scopo di una passione nata da piccolo. Il confronto con gente che hanno esperienza e preparazione della scienza meteo-climatica ne arricchisce ulteriormente la mia conoscenza.

Che pensa lei della situazione meteorologica attuale e cosa aspettarci nell’ultima parte di dicembre?

Siamo appena usciti da un lungo periodo in cui l’Italia è stata interessata da un tempo alquanto perturbato, con tanta piogge e con la neve che non si è fatta attendere sia sulle alpi che sugli appennini. Le sorgenti, anche per la tipologia del maltempo che abbiamo avuto, hanno accresciuto la loro “portata” tranquillizzando paesi legati a problemi idrici fondamentali per l’erogazione dell’acqua alla popolazione. Adesso ci attendono alcuni giorni di stabilità soprattutto sulle regioni settentrionali e su quelle centrali tirreniche. Sulle restanti regioni prevalgono correnti orientali che portano una estrema variabilità con qualche pioggia di debole o al più moderata intensità.

Possiamo sperare in una stabilità duratura?

Le mappe meteorologiche da alcuni giorni non sembrano propendere per una lunga fase condizionata da campi di alta pressione. Sembra che già verso la fine della seconda decade di dicembre le cose torneranno a cambiare. Il freddo potrebbe ritornare su parte della penisola.

Quando parla di freddo, parla anche di neve?

Le ultimissime emissioni mettono in evidenza la possibilità che sul medio-basso adriatico e al sud potremmo avere del freddo con deboli o al più moderate nevicate a quote basse. Sarà una rasoiata che ci interesserà tra sabato 18 e domenica 20 dicembre. Allo stesso tempo, per coerenza e cautela, va detto che siamo ancora troppo lontani dall’eventuale episodio e quindi bisogna ritornarci nei prossimi aggiornamenti. Uno di questi sarà pubblicato giovedì 16 dicembre.

Per la giornata del Santo Natale possiamo avere la neve qui in alta Irpinia?

La domanda ci spinge ancora più in là. Ragionevolmente la difficoltà previsionale va decisamente oltre. Alcune analisi legate a mappe stratosferiche, e ad alcuni indici teleconnettivi, ci mostrano il periodo delle festività con condizioni d’instabilità atmosferica. Non si può essere in grado di dire cosa possa succedere in una giornata particolare.

Sembra che lei ci stia “dribblando”. Per di più, parlando di stratosfera e indici climatici,sembra che andiamo a infilarci in un percorso tortuoso.

La mia è una linea editoriale che si svincola dalle normali previsioni che emettono i vari centri meteorologici italiani. Mi spiego: loro generalizzando la previsione senza entrare nel merito. Fra l’altro il loro mestiere è quello. Non altro. Rispondendo alla sua domanda, bisogna subito evidenziare che le mappe stratosferiche, essendo legate a fenomenologie che succedono a quote ben più alte della troposfera, hanno un’attendibilità nettamente superiore a quelle troposferiche che partono dal suolo per arrivare ad una distanza decisamente inferiore a quella stratosferica.Per questo, non trovando ostacoli di varia natura, come possono essere le alte catene montuose o gli oceani presenti sulla Terra, i computer trovano meno difficoltà ad elaborare ed estrarre mappe che hanno una maggiore affidabilità previsionale anche su tempistiche più distanti.

Apprezziamo la valenza scientifica che ci ha illustrato, però non ci dice che tempo farà nella giornata del Santo Natale.

Sostanzialmente, dando credito ad alcune analisi in nostro possesso, quest’anno il periodo delle festività natalizie sembra propenso a farci rivivere, dopo tantissimi anni, uno scenario invernale per la gioia non solo dei ragazzi.

La seguiamo da tanti anni, e anche in questa occasione, non riusciamo a “strapparle” una previsione netta.

Puntualmente, pubblico le mie previsioni sul sito dell’associazione PT39 e sul mio profilo “facebook”. Sono sempre accompagnate da una indispensabile cautela che non viene meno nemmeno in questa occasione. Posso dire, invece, che proprio intorno al Santo Natale potrebbero partire delle manovre che possono portarci in una fase invernale con la “I” maiuscola. Le probabilità che ciò avvenga, al momento sono in crescita. Pertanto, per gli amanti della neve possiamo dare delle buone notizie. Ma, come da prassi, vanno confermate.

Può dirci qualcosa sulla prossima stagione invernale?

La sua perseveranza di “mettere” in difficoltà l’interlocutore (si fa per dire) merita la giusta attenzione. Io credo che l’annata invernale 2021-22 possa effettivamente rivelarsi più incisiva rispetto a quella dell’anno scorso. Indicativamente, con i dati scientifici in possesso, mi aspetto una prima parte (ultimi giorni di dicembre e il mese di gennaio) più invernali rispetto alla seconda parte. Non mancheranno le precipitazioni, e non dovrebbe mancare la neve. A tratti la si potrà vedere anche la neve a quote relativamente basse. Periodi di maggiore stabilità potrebbero affermarsi più nel mese di febbraio, che comunque regalerà ancora qualche soddisfazione invernale. Stavolta penso di aver …esagerato un pò nella previsione, abbandonando quella prudenza indispensabile soprattutto su tempistiche così lunghe.Chi mi segue da tanti anni, si fidi, leggendo l’intervista, seguirà ancora con più attenzione i miei aggiornamenti dove vengono prospettate le previsioni del tempo che hanno un’affidabilità maggiore.

Per un attimo avevamo pensato di essere riusciti a carpire notizie più certe sulla stagione invernale. Alla fine prendiamo atto che era un impresa davvero ardua. Comunque ringraziamo il sig Michele Gatta per la sua consueta gentilezza e disponibilità con la quale ha esposto i concetti legati alla meteorologia e alla climatologia. Gli auguriamo un Felice e Santo Natale…bianco!!!

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