Una vita per il tartufo: intervista a Massimo Russo

La redazione

Massimo è un giovane bagnolese con una passione, anzi un sogno, ed un cane. Nasce così il suo amore per la ricerca del tartufo. Massimo è un cavatore per hobby e insieme ai suoi cani si reca sui Monti Picentini per cercare di trovare questo preziosissimo frutto della terra.  “Amo camminare con i miei cani, amo i tartufi”. In quest’intervista che segue, ci racconta i segreti del suo “mestiere”, i rituali, come quello di andare sempre con tre cani a cavare tartufi, o di andare sempre la mattina presto, ci mostra come si diventa bravi cavatori, le soddisfazioni che si provano quando si trova il preziosissimo tubero.

Ringraziamo Massimo per la disponibilità e gli auguriamo di continuare a coltivare questo suo “amore” per i tartufi.


Come è nata la passione per la ricerca del tartufo?

Il merito è in parte di mio zio, un bravo cavatore. Sin da bambino mi sono incuriosito a ciò che faceva lo zio e così ho iniziato ad addestrare il primo cagnolino, man mano mi sono sempre più interessato a questa pratica fino a quando non è diventata una vera e propria passione.

In quali località sei stato a raccogliere tartufi

Ho girato tutta la Campania e parte della Basilicata alla ricerca di tartufi.

C’è un periodo dell’anno particolare in cui si può effettuare la raccolta?

Si possono raccogliere i tartufi tutto l’anno e in base al periodo si trovano varietà diverse di tartufo. Gli unici mesi in cui non si raccolgono sono agosto-settembre. Da ottobre a dicembre si trova il Nero pregiato, da gennaio ad aprile il nero invernale e il bianchino, da maggio a luglio lo scorzone o Nero estivo.

Per andare a tartufi è necessario avere un cane addestrato?

Direi proprio di si. Il mio cane è addestrato alla raccolta e in questo caso non viene danneggiato l’habitat.  Purtroppo in Campania devo dire che ho trovato spesso aree boschive semplicemente devastate dai cinghiali e per i cavatori di tartufo questo è un problema serio.

Quanti cani hai? e con quanti vai a cavare tartufi?

Ho quattro cani Molly, Teddy, Chetty e Lilly anche se solitamente vado con tre cani a tartufi.

Il tartufo più grande che hai trovato?

Il tartufo più grande che ho trovato pesava 520 grammi.

Un consiglio per conservare al meglio un tartufo fresco in casa?

Il tartufo fresco si conserva per pochissimo tempo, poi come tutti i funghi inizia a crescere la muffa. Il consiglio è di avvolgerlo in un foglio di carta assorbente, chiuderlo in barattolo e tenerlo in frigo, anche se è preferibile consumarlo in pochi giorni.

Il tartufo ha prodotto economia per Bagnoli Irpino?

Si, come le castagne, i prodotti caseari, basti pensare alla sagra che si tiene in paese negli ultimi due week end di ottobre dove arrivano persone da tutta la  regione.

Come è preferibile mangiarlo?

Sulla pasta, ottime ad esempio le tagliatelle al tartufo oppure delizioso sono le uova al tartufo.

Come si svolge l’attività del tartufaio?

Il vero tartufaio è quello che non si vede e non si sente. Ogni tartufaio è sempre accompagnato da un buon cane. Questi sono addestrati alla ricerca fin da piccoli, bisogna avere un rapporto molto stretto e di reciproca fiducia con l’animale.

Hai dei giorni e degli orari stabiliti per andare a tartufi?

Solitamente vado quando ho del tempo libero e preferibilmente la mattina presto, è questo secondo me il momento migliore per cercare i tartufi.

Quanti sono attualmente a Bagnoli Irpino i cavatori di tartufo?

Siamo circa 200 è diventato una vero e proprio mestiere.

La redazione

(da Fuori dalla Rete, Maggio 2020, anno XIV, n. 2)


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