Bagnoli 1947, una corona d’oro per l’Immacolata Concezione
Il documento storico di questo numero di Fuori dalla Rete riporta integralmente il discorso del Sindaco prof. Rodolfo Domenico Cione pronunciato in occasione dell’incoronazione della statua dell’Immacolata avvenuta il 16 giugno 1947. Il quel giorno solenne finalmente il popolo bagnolese, dopo 48 anni, aveva potuto sciogliere il voto fatto all’Immacolata in occasione del primo centenario del Patrocinio (1899). Nel mezzo i bagnolesi avevano visto due Guerre Mondiali e vent’anni di dittatura fascista con le relative guerre di annessione della Libia e dell’Abissinia. La cerimonia di celebrazione, preceduta dal decreto dello Stato Pontificio, fu presieduta dal Cardinale Giuseppe Bruno e dai vescovi delle diocesi di Avellino, Nusco e Sant’Angelo (le ultime due furono accorpate in un’unica diocesi solo negli anni Ottanta). Padrino della cerimonia fu il comm. Giuseppe Gatti che aveva donato le pietre preziose che adornano la corona e aveva provveduto a proprie spese a far fondere l’oro (1,330 kg) donato dai bagnolesi. Fu una giornata di festa conclusasi con il consueto canto delle Verginelle. GT
A Vostra Eminenza, Messo della Divina Provvidenza e della Santità del Pontefice Romano, porgo, quale Primo Cittadino di Bagnoli Irpino, il devoto saluto ed il benvenuto riverente ed osannate del popolo di Bagnoli Irpino. È motivo di sommo orgoglio, d’infinito ed intimo gaudio e di grande commozione per tutti avere qui vostra Eminenza per le onoranze che questo popolo tributa, tradizionalmente nell’undicesimo giorno dopo la festa del Corpus Domini, alla Vergine SS. Immacolata che sempre amò e protesse questo paese. Questo popolo sempre devoto alla Celeste Patrona vuole scorgere un altro chiaro segno della protezione di Lei nella invocata presenza in questo nido alpestre della verde Irpinia dell’Eminenza Vostra, Principe preclaro di Santa Romana Chiesa.
In questo paese di artisti, letterati, poeti ed insigni ecclesiastici, dove nelle solitudini e nel Chiostro Domenicano il concittadino P. Ambrogio Salvio temprò le forze per la grande ascesa; in questa Terra, tra i fasti in cui ha dovizia questa illustre cittadina irpina, indubbiamente il più glorioso e gentile è il Culto tradizionale per l’Immacolata Concezione. Esso è sacro retaggio che le generazioni si tramandano dal 1581 in poi; esso è amore trasfuso nel sangue dei cittadini bagnolesi per la Vergine; è amore che, profondo ed infinito, per Lei sempre fiorisce. Da che Bagnoli solennemente la elesse a sua perenne Patrona (dicembre 1656 e maggio 1799), i Magistrati eletti dal popolo rinnovano ogni anno per tutti i naturali presenti o lontani il giuramento e l’offerta di devozione, di riconoscenza e di amore.
Ed è questo purissimo amore che fa schiudere le labbra alle vergini fanciulle di Bagnoli Irpino all’inno di ringraziamento, al coro osannante, al dolce canto che chiede protezione ed ausilio per il popolo, per il suo lavoro, per le sue campagne, per le sue industrie; che fa aleggiare ancora lo spirito dell’antico pastore e dell’antico camminante bagnolese di ritorno in paese nel dì della tradizionale festa; e che fa unire le passate generazioni alla nuova nella osanna e nella preghiera per tramandarsi.
Quest’anno più solenne vuole essere il sacro e civico rito giacché la bella Testa, redimita di gloria, Bagnoli vuole incoronare di oro, dell’oro offerto in voto di riconoscenza e di amore che non conosce né limiti né soste. Ancora più solenne perché la imposizione sul Sacro Capo avverrà per le mani di Vostra Eminenza, che dello splendore
della Romana Porpora illumina le vetuste mure cittadine, risvegliando negli animi e nelle menti il ricordo degli splendori dell’Antica Chiesa Bagnolese.
Tutti i cittadini bagnolesi, pertanto, affratellati e commossi s’inchinano con me all’Eccellenza Vostra e professano l’incorruttibile proponimento civico di vivere e morire sotto l’ala benefica della Gran madre di Dio e nelle leggi della Religione dei loro padri. E con questo indistruttibile amore e profonda fede, di cui l’Eminenza Vostra vorrà rendersi interprete presso Sua Santità che il popolo di Bagnoli rinnova a Vostra Eminenza il suo omaggio ed il suo ringraziamento per aver voluto, con la Sua Augusta presenza, rendere più bella, più commovente, più indimenticabile la cerimonia della Sacra Incoronazione.
Prof. Rodolfo Domenico Cione
Sindaco di Bagnoli Irpino
(da Fuori dalla Rete Giugno 2025 Anno XIX n. 2)
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